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Brutta bestia il Dragunov! E questo modello della CYMA davvero “spacca”

Di Fabrizio Bucciarelli

Armi softair e repliche, molti pensano che il famoso Snajperskaja Vintovka Dragunova (SVD) meglio noto come Dragunov, sia un fucile da sniper. Ha ragione e torto contemporaneamente.

Ragione perché è uno dei fucili più precisi usati dai “cattivi” nei teatri di guerra dagli Anni ’60 a oggi, e torto perché il nostro non nasce come fucile da cecchino.

La sua funzione, in realtà, era quella di arma di precisione a livello di squadra, solitamente di plotone, nell’inquadramento dell’Armata Rossa e degli eserciti dei Paesi del Patto di Varsavia che l’avevano presa ad esempio.

Il suo calibro è il 7,62 x 54 mm che a sua volta deriva da quello del suo predecessore, il leggendario Mosin Nagant M-1891, ed il suo meccanismo è simile a quello del Kalashnikov AK 47. La sua lunga canna, il caratteristico calcio di legno (o polimero) ergonomico, l’ottima ottica a reticolo illuminato e graduato e il tiro in semi auto ne fecero non solo un’icona ma anche un’arma precisa e letale. Una particolarità a parte era, ed è a tutt’ oggi, l’ottica PSO-1 con ingrandimento 4x che si applicava sul lato sinistro tramite una particolare slitta: con reticolo illuminato e in grado di rilevare fonti infrarosse e in grado di funzionare anche in scarse condizioni di luce, poteva ricaricare le proprie batterie semplicemente volgendo la lente verso la luce solare.

Dopo l’economicissima versione Softair della Jing Gong, la splendida Classic Army e la rarissima e ambitissima a gas Blowback della G&P, questo famosa arma sovietica viene oggi replicata anche da CYMA, una compagnia ACM (All China Made) notissima nella produzione di brand che quasi sempre si identificano nella produzione middle & low cost.

Il nostro elettrico, semplicemente denominato CM 057, si presenta tra le armi softair, in una scatola anonima ma solida e con le protezioni decisamente accurate, mentre al suo interno troviamo il fucile montato, il caricatore da 100 colpi in metallo, un BB loader per il caricamento, un’anomala asta plastica pulisci canna decisamente lunga, carica batteria e batteria (8,4 Volt 1200 mAh). Manca solo una tuta Spetsnaz e il corredo sarebbe completo.

LA SOFTAIR AEG VERSION

Questo CYMA 057 si presenta magnificamente con un peso ragguardevole ma senza

eccedere; il calcio e il copricanna sono in vero legno stratificato, di colore

chiaro (ciliegio?) con suggestivi riflessi rossi e impreziosito da piccole eleganti venature. Viene subito spontaneo imbracciarlo e appoggiarlo alla spalla. Pur non possedendo alcuna possibilità di

regolazione, il calcio aderisce piuttosto bene nell’ incavo della stessa e al viso del tiratore grazie anche ad un appoggia guancia nero in dotazione e il bilanciamento, dopo aver inserito il caricatore pieno, è abbastanza equilibrato. L’ impugnatura integrata, sempre in legno, è comoda e la mano trova un appoggio naturalmente e senza sforzi di adattamento.

La classica tacca di mira anteriore, in stile AK, è in metallo (acciaio e alluminio) e lo stesso quella posteriore, regolabile come nell’originale in quanto l’arma vera a fuoco doveva anche fungere, in caso di bisogno, come normale fucile da fanteria: per questo era anche fornito di una baionetta e relativo attacco per quest’ ultima posto sotto la canna, dotata di Inner Barrel da 690 mm, a poca distanza dallo spegnifiamma. Tutte le parti metalliche sono ottimamente verniciate, al punto che sembra davvero una brunitura, e tutta la replica offre una forte dose di realismo: non si notano movimenti “ballerini” o giochi in genere negli assemblaggi e l’abbinamento Full Metal/Legno è sempre sinonimo di classe regalandole il pregio di essere davvero un gioiello delle armi softair.

ARMI SOFTAIR DENTRO AL CM 057

Come se non bastasse, al suo interno questa ASG conferma tutto il proprio valore e si afferma come una delle migliori armi softair.

Salta subito agli occhi un interessante Gear Box rinforzato di colore nero e di forma allungata; al suo interno troviamo ingranaggi in metallo, boccole da 7 mm, pistone rinforzato in Polimero e guidamolla sempre in metallo. L’Hop Up è anch’ esso in metallo (camera) e ci sembra all’ altezza della replica anche se, forse, l’eccesso di olio e grasso presenti al suo interno dovrebbero far valutare una decisa pulizia e la sostituzione di qualche componente, come il gommino O-Ring, per migliorarne le prestazioni. Anche il motorino risulta all’altezza della situazione, al punto da poter sopportare stress elevato da parte di molle anche piuttosto dure.

La batteria trova posto nell’Handguard, sempre nella stessa tipologia di legno, e per posizionarla correttamente occorre smontare quest’ ultimo nelle sue due parti con pochi, semplici movimenti e il CYMA 057 è pronto al tiro.

DAVAI!

Non essendo predisposto per il bipiede, fattore anomalo per un fucile di tipologia Sniper, il

Dragunov deve essere utilizzato per tiri in posizione prona, e cioè sdraiata, ponendolo in appoggio su elementi di fortuna quali rami, sassi, sacchi di sabbia o semplicemente terra. Il tiro da posizione eretta, con arma e calcio premuti sulla spalla, possono essere effettuati con buoni risultati anche grazie alla possibilità di tiro in semi auto, unica tipologia, che lo porta a livelli operativi decisamente superiori rispetto alle varie versioni low cost del Dragunov in tipologia Bolt Action. L’ottica dedicata, ideale quella tipo AMP 4×26, non compresa, è un optional irrinunciabile per questo fucile, cui offre un notevole miglioramento estetico e uno strumento operativo davvero importante.

Il corto caricatore in metallo, da 100 colpi, si rifornisce senza difficoltà con l’apposito strumento e si inserisce senza problemi nell’apposito vano. Regolato l’Hop Up, come sempre posto all’ interno del falso otturatore, ed utilizzando pallini da 0,20 gr, il tiro appare teso fino a lunghe distanze e con una buona precisione nonostante il cronografo non rilevi valori al di sopra del Joule.

In definitiva, il nostro giudizio non può essere che positivo e raccomandato a

coloro che amano lo Sniper Russian Style. Davai! Davai! Davai!

Scheda Tecnica

Costruttore: CYMA

Destinazione d’uso: fucile di precisione

Cal.: 6 mm

Lunghezza: 1210 mm

Mire: regolabili

Materiali: Acciaio, Alluminio, Legno

Magazine: 100 BB’s

Peso: 3470 gr

Hop Up: si

DIDASCALIE

01- Un membro dell’Esercito della Federazione Russa si accinge a sparare con l’arma vera in cal. 7,62. Notare la posizione del tiratore che non permette alla canna di fuoriuscire dalla finestra, limitandone l’individuazione.

03- La linea snellissima del Dragunov viene quasi perfettamente replicata dalla CYMA per il suo SVD; il caricatore è in metallo e permette di contenere circa 100 BB’s.

04- Outer Barrel e paramano in legno si abbinano senza giochi o altre anomalie che ne compromettano il realismo e l’azione di tiro.

05- Il mod. CYMA 057 replica la classica versione del fucile di precisione di squadra dell’Armata Rossa e dei paesi del Patto di Varsavia. Varie le versioni Softair di questa replica, soprattutto Bolt Action di cui una con calciolo pieghevole in dotazione ai paracadutisti.

06- Il CM 057 è un ottimo Full Metal e vero legno che per realismo ed efficacia può ambire a fasce tutt’ altro che Low Cost. Scarrellante sarebbe stato un vero sogno

07- Artistica senza didascalia.

08- Artistica senza didascalia.

10- Un bipiede per il nostro Dragunov? Affermativo, come quello che si può valutare nella foto, produzione aftermarket.

14- La classica ottica a reticolo in puro Russian Style è un accessorio quasi obbligatorio per chi ama i setup che ricordano i soldati dell’Armata Rossa. Il suo utilizzo è rustico ma efficace.

12- Essendo disponibile la sola modalità di fuoco in semi auto, e persino la baionetta, era considerato quasi come un fucile d’assalto. La sua cinghia di trasporto, lunghissima, era realizzata in robusta canapa.

13- Replica ad uso Softair dell’ottica PSO-1 dedicata al Dragunov: può essere trovata anche a costi davvero accessibili anche se nei modelli di produzione cinese spesso si notano malfunzionamenti o problemi di varia natura.