L’arma corta italiana per eccellenza a confronto con l’omologa tedesca più giovane di una quindicina d’anni .
di Fabrizio Bucciarelli
Iniziamo con la Beretta 98 FS, sia perché è più anziana come progetto che per precedenza in ordine alfabetico.
Quest’arma ha una storia molto interessante che inizia nell’anno 1975 e si sviluppa nel tempo in questo modo:
1975 Dopo cinque anni di studio e di sperimentazione, la pistola Beretta modello 92, camerata per il 9 millimetri, venne finalmente presentata al pubblico. Le caratteristiche più efficaci del nuovo modello furono il fusto in Ergal, adottato definitivamente dopo più di 30 anni di sperimentazione fatta dagli specialisti della Beretta, carrello di tipo aperto che continuava la tradizione delle Mod. 34 / 35 e Brigadier, caricatore bifilare con capacità di 15 cartucce, sistema di scatto a doppia/singola azione con cane esterno e una linea filante ed elegante. Nuovo anche il sistema di smontaggio consistente in una leva sul fianco sinistro del fusto che può essere abbassata a 90° solo premendo un pulsantino molla sul lato opposto e in questa posizione lascia libero il carrello che può essere sfilato in avanti. Per rimontarlo si esegue la stessa sequenza al contrario facendo scorrere il carrello sulle guide, ruotando la leva riposizionandola parallelo al fusto. Un’altra caratteristica importante la canna fissa che consente la massima precisione, demandando il sistema di ritardo di apertura a un blocchetto oscillante posto sotto la camera di cartuccia.





1976 Le Forze di Polizia italiane, dopo averla provata, chiesero alla Beretta di fare una modifica al sistema di sicurezza in modo da renderlo sicuro “a prova di stupido”. Il risultato fu il percussore diviso in due parti, con quella posteriore collegata alla leva esterna di sicurezza che lo ruota sottraendolo così alla percussione del cane. La stessa leva di sicurezza, posta sulla parte posteriore sinistra del carrello agisce inoltre sul sistema di scatto facendo abbattere il cane e sganciare la catena di scatto.
1977 Questa versione del modello 92, ribattezzato 92S fu immediatamente adottato dalla Polizia di Stato italiana e successivamente dai Carabinieri, sostituendo progressivamente tutti i modelli precedentemente in uso.
1980 Mentre erano compiuti i test, la Beretta, avvalendosi dell’esperienza maturata con le numerose Forze di Polizia, dotò la 92 S 1 di un nuovo e importantissimo congegno di sicurezza, la sicura automatica al percussore.
1981 Quest’ultimo modello denominato Beretta 92SB, sostituì la precedente versione 92S nelle consegne alle Forze di Polizia e Carabinieri italiani.
1983 In Italia la Beretta continuava la sua evoluzione e fu presentata la mod. 92S13.
1984 I nuovi test XM9 sono compiuti dall’inizio dell’anno da parte degli USA e valutano sette candidati: Smith & Wesson 459a, Beretta 92SB F, SIG Sauer P 226, Heckler & Koch P7, Walther P88, Steyr GB e F, e l’ADA Browning.
1985 Il 14 gennaio, l’esercito americano annunciò ufficialmente come vincitrice del concorso la Beretta 92SB F.






L’Heckler & Koch, notissima fabbrica d’armi tedesca, nel 1993 introdusse sul mercato il modello denominato USP (acronimo di Universale Selbstladepistole – pistola semiautomatica universale) un’arma modernissima costruita con tutte le migliori caratteristiche note fino a quel momento.
Il progetto di Helmut Weldle, era nato tenendo conto delle varie esigenze dei militari e dei tiratori sportivi americani, ispirandosi alla Colt Government 1911, considerata come punto di riferimento da entrambi i gruppi.
Il fusto in polimero dell’USP è stato progettato facendo tesoro dell’esperienza acquisita dall’azienda (una delle prime al mondo a realizzare armi in materiale composito con i modelli VP70Z e P9S). Inoltre è stato realizzato con la stessa lunghezza del carrello, per avere guide di scorrimento più lunghe e nella parte inferiore, sotto la fine della canna, ha due scanalature per fissare degli accessori.
Tutte le superfici metalliche esterne sono protette da uno speciale trattamento estremamente resistente (nitrurazione) con una finitura di tipo nero ossido. Le parti interne sono tutte trattate e rivestite da uno speciale strato che garantisce la massima durata alla corrosione e riduce l’attrito tra le superfici e l’usura dei materiali.
Un altro particolare interessante e innovativo è stato quello di introdurre un sistema meccanico di riduzione del rinculo dell’arma quando spara. Questo sistema è molto semplice ed è basato su di una particolare asta guidamolla su cui sono montate due molle con una diversa resistenza. Quella più lunga serve per svolgere la normale funzione di richiamo del carrello quando ha raggiunto la massima apertura, mentre quella più corta, situata nella parte posteriore del guidamolla, ha una funzione di ammortizzatore che inizia a lavorare quando il carrello è arretrato per circa due terzi, rallentando progressivamente la corsa fino al suo arresto. Questo ammortizzatore, oltre a ridurre la sensazione di rinculo sulla mano del tiratore, allunga di molto la vita dell’arma, grazie al minore stress subito dal metallo. Il sistema di chiusura, con ritardo di apertura è il classico Browning modificato, che unisce la semplicità all’efficacia del sistema.
Anche il sistema di sgancio del caricatore fu una novità perché costituito da una leva posta nella parte posteriore della guardia del grilletto, azionabile sia con la mano destra sia con quella sinistra. Inoltre questo sistema evita lo sgancio accidentale del caricatore che avviene quando inavvertitamente si preme il pulsante, con il rischio di perderlo o comunque di avere un malfunzionamento d’arma quando si deve camerare la cartuccia.





L’ultima grande novità presentata con quest’arma fu quella della sicura multifunzione a leva posta sul fusto (reversibile per i mancini), adattabile ai gusti e alle esigenze degli operatori, mediante la semplice sostituzione di una piastrina metallica (quest’operazione deve essere eseguita un armaiolo certificato HK e non può essere fatta sul campo).
L’USP è composta di un totale di 54 pezzi, ed è suddiviso in 6 componenti principali per lo smontaggio da campagna necessario per effettuare le operazioni di manutenzione e la pulizia:
Fusto, caricatore, leva O.A.C.E. (Otturatore Aperto Cartucce Esaurite) o Hold Open in lingua inglese, che serve ber bloccare il gruppo blocchetto molla/guidamolla, canna e carrello.
Le operazioni di smontaggio/montaggio sono molto semplici e sono quelle classiche dei sistemi Browning/Colt. Dopo avere estratto il caricatore, si arretra leggermente il carrello e si spinge verso l’esterno (da destra verso sinistra) la leva che blocca il carrello in apertura, tolta la leva si sfila il carrello facendolo scorrere in avanti. Si toglie il blocchetto molla/guidamolla (operazione agevole e senza pericolo perché la molla è bloccata in lunghezza) e si sfila la canna dal carrello. Naturalmente, per il montaggio si procederà esattamente in senso inverso.
Esteticamente l’arma appare massiccia, ben proporzionata, con la guardia del grilletto molto ampia (per essere utilizzata anche con guanti invernali) e sagomata in modo da offrire l’appoggio del dito nella sua parte anteriore che è zigrinata.
La pistola USP ha un gran numero di varianti, ognuna con un diverso sistema di azionamento o di sicurezza.
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La prova fuoco delle due armi la abbiamo fatta, come sempre, nel nostro Centro di Sperimentazione e Prove del Poligono di Galliate, avvalendoci della collaborazione del solito gruppo di amici, Pierangelo Ferrari, Giovanni Zanzottera e Giustino Airoldi (rispettivamente presidente, vicepresidente e consigliere del poligono), Italo Bianchi (vice comandante della polizia locale di Seregno) e Marco Parapini.
Abbiamo sparato 200 colpi della Fiocchi, linea Top Target con inneschi privi di vapori di piombo e palla ramata da 124 grani a testa tonda, con un’ottima regolarità di funzionamento in entrambe le armi per tutta la durata della prova. Come bersagli abbiamo utilizzato dei pepper in metallo, abbattibili, posti su appositi supporti alla distanza di 25 m. Tutti e sei i tiratori hanno sempre abbattuto tutti i bersagli con l’unica variabile della velocità, trovando un’acquisizione più rapida con la Beretta che ha una tacca più larga rispetto al mirino. Anche l’impugnatura dell’arma, il rilevamento allo sparo e il ritorno in batteria sono molto simili ed è difficile percepire differenze, così come la facilità di abbattimento del cane utilizzando le leve sul carrello della Beretta e la leva di abbattimento sul fusto della H & K USP. Indubbiamente più facile l’arretramento del carrello della USP rispetto alla 98 FS, perché è leggermente più grande e massiccio e privo di leve che intralciano. Insomma anche qui dire quale delle due è la migliore è puramente soggettivo in quanto la scelta non è basata sulle qualità tecniche o sulle capacità dell’arma bensì sull’utilizzo a cui deve essere destinata e ai gusti personali dell’operatore.
SCHEDA TECNICA BERETTA 98 FS
Produttore: Pietro Beretta spa, via Pietro Beretta 18, 25063 Gardone Val Trompia (Bs), tel. 03.08.341, fax 03.08.32.541, www.beretta.com
Modello: 98 F
Tipo: pistola semiautomatica
CalibroIndica la misura del diametro interno della canna, se la can... Leggi: 9×21
Impiego specifico: difesa personale e tiro sportivo
Meccanica: chiusura geometrica a corto rinculo di canna con blocchetto oscillante
Alimentazione: mediante caricatore bifilare ad andamento alternato, con presentazione singola della cartuccia
Numero colpi: 15+1
Scatto: Singola e Doppia azione
Percussione: mediante cane esterno e percussore inerziale
Sicura: manuale ambidestra, con leva rigata antiscivolo; mezza monta al cane; blocco automatico al percussore
CannaCilindro metallico di diversa lunghezza e calibro, deputato ... Leggi: lunga 125 mm
Mire: tacca di mira, fissa, e mirino sono inseriti in incastri a coda di rondine; le mire hanno riferimenti bianchi per il tiro in condizioni precarie di illuminazione
Lunghezza totale: 217 mm
Altezza: 137 mm
Spessore: 38 mm
Linea di mira: 161 mm
Peso: 945 grammi, circa (scarica)
Materiali: fusto in lega, canna e carrello in acciaio; guancette in plastica nera zigrinate
Finitura: Carrello brunito e fusto di tipo lucido
Numero del Catalogo nazionale: 4.692
SCHEDA TECNICA HECKLER & KOCK USP
Produttore Heckler & Koch-Str. 1 – 78727 Oberndorf a. N., Germany Phone: +49 (0) 742379 – Fax: +49 (0) 742379 – 2350
Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 04.71.80.30.00, fax 04.71.81.0.899, www.bignami.it
Modello: USP
Tipo: pistola semiautomatica
Calibro: .9 x 21 ACP
Impiego specifico: Difesa personale e uso sportivo
Meccanica: Chiusura geometrica Browning / Petter modificata
Alimentazione: mediante caricatore bifilare ad andamento alternato, con presentazione singola della cartuccia
Scatto: Singola / Doppia azione
Cane: Esterno
Sicura: Abbatticane e a leva sul lato sinistro del fusto e automatica al percussore
Canna: lunga 105 mm.
Mire: Mirino e tacca di mira intercambiabili, montate con incastro a coda di rondine
Lunghezza totale: 194 mm
Peso: 980 g.
Materiali: Tecnopolimero / Acciaio ;
Finitura: Nero opaco
Numero catalogo: 9723
DIDASCALIE FOTO
• 05- Una bella immagine della rigatura all’interno della canna della Beretta 98 FS
• 06-07-08 (avvicinate) – Le immagini evidenziano come la cartuccia posta alla sommità del caricatore siano già allineate con la canna e vengano camerate in modo quasi rettilineo.
• 09 – La scatola in plastica con cui viene consegnata l’arma.
• 10 – Le due armi viste dal lato destro.
• 11 – Le due armi viste dal lato sinistro.
• 12 – Particolare del mirino della HK che evidenzia il montaggio nell’incastro a coda di rondine.
• 13 – La scatola in plastica con cui viene consegnata l’arma.
• 14 – Particolare della coda del guida molla in acciaio della USP
• 15 – Il carrello della USP visto da sotto evidenzia la pulizia dell’insieme.
• 16 – Particolare della leva della sicura/abbatticane della USP che può essere configurata (da un tecnico) in nove modi diversi.
• 17-18 (avvicinate) – Due immagini della parte posteriore del carrello della 98FS, in cui è evidenziata la scomparsa del percussore quando è inserita la sicura.
• 19 – Evidenziati dalle due frecce rosse i congegni di sicura automatica al percussore della H&K a sinistra e della Beretta 98 FS a destra.
• 20. – Le due armi con il fusto separato dal carrello. A destra accanto al fusto della H&K la leva dell’Hold Open, che deve essere estratta per potere smontare l’arma. La Beretta invece ha semplicemente abbassata la leva indicata dalla freccia rossa.