Molti dei nostri ricordi d’infanzia ci sorprendono a sbirciare nell’armadio da caccia, quando gli uomini si preparavano alla battuta del giorno dopo e schiudevano gli sportelli di quell’antro misterioso e oscuro.
di Maurizio Deluca
Un grande armadio in legno di quercia, al profumo di bosco e cera d’api, conservava la magnifica collezione di coltelli da caccia di mio nonno: lame di ogni foggia e dimensione, lucide, cattive, ritorte, erano inserite in appositi astucci in cuoio che lui faceva fare appositamente per i suoi coltelli e li teneva al sicuro, lontani da mani inesperte.
Ogni cacciatore è geloso della propria attrezzatura e orgoglioso delle proprie armi. Per i coltelli, mio nonno aveva una vera passione e molti come lui.

Credo sia un richiamo ancestrale che ci riporta indietro nel tempo, fino al Medioevo, quando pugnali e i coltelli – oltre a rivelarsi un ottimo strumento di caccia – avevano, per i non armati, un ruolo di difesa essenziale e a basso costo, erano di facile utilizzo e si nascondevano rapidamente.
Oggi approfitto dell’apertura della caccia per fare lunghe passeggiate nei boschi, con i miei amici più cari o anche da solo insieme a Cerro, il mio cane.
Preparo lo zaino la sera prima, apro l’armadio di quercia – proprio quello che un tempo fu di mio nonno – e guardo la mia bellissima collezione di lame. In base alla destinazione del giorno successivo e in base al tipo di ambiente che ho deciso di attraversare, scelgo il coltello da portare con me.
Non è necessario essere un cacciatore per utilizzare un coltello da caccia, perché ogni passeggiata in campagna, nella natura, fra i boschi, potrebbe essere il momento giusto per usare un coltello. Immagina di attraversare rovai, acquitrini, canneti e campi selvatici: le occasioni in cui un coltello può risultare utile sono infinite.

Custodire i propri coltelli da caccia
Alcuni collezionisti amano tenere i propri “gioielli” in una teca di vetro e mostrarli con malcelato orgoglio agli amici riuniti con un bicchiere di Porto in mano, dopo cena.
A me piace utilizzarli e farne buon uso: non dimenticare che possono essere pericolosissimi se male utilizzati oppure se messi nelle mani della persona sbagliata.
Fin da ragazzo amo incidere il legno con i coltelli da caccia e con i coltellini da caccia. Mi aiuta a rilassarmi. In tanti contesti può essere utile avere a portata di mano un coltello, durante una passeggiata nel bosco, per accendere un fuoco, per scuoiare della selvaggina, per tagliare del cibo e portarlo alla bocca.

Come scegliere un buon coltello da caccia?
Il tuo coltello, innanzitutto, deve essere ben affilato, per permetterti di compiere facilmente le azioni di scuoiatura delle carcasse di un animale e poi deve essere robusto, perché può essere chiamato a svolgere altri compiti impegnativi che nulla hanno a che fare con l’attività venatoria: mi riferisco alla pesca, al campeggio, all’escursionismo e via dicendo. Inoltre, prima di comprare un coltello o un coltellino da caccia, fai le prove con le impugnature: è importante che il manico si adatti bene alla tua mano per evitare di incorrere in lesioni accidentali.
Va detto che il coltello da caccia, chiamato anche survival, si differenzia dai “fratelli minori”, per una lama di lunghezza compresa tra i 12,5 e i 30,5 cm (tra 5 e 12 pollici) che potrà essere seghettata o dritta.
Naturalmente, sceglierai il tuo coltello in base all’uso che vorrai farne.
Tipologia della lama in base al design
Una caratteristica cruciale è quella della forma della lama: i modelli fondamentali sono 3.
- La lama clip point
Ha una forma in parte arcuata con punta sottile, con un disegno risalente all’epoca dei Macedoni. Ti permette di incidere anche in spazi ristretti ed è ottimale per operazioni di scuoiatura delle carcasse dopo l’abbattimento degli animali.
- La lama drop point
La curva della lama, al contrario che nel primo caso, parte dal manico fino alla punta del coltello. È multifunzionale e proprio per questo rappresenta una buona scelta per il neofita che ne voglia acquistare un primo modello.
- La lama spear point
È la classica lama dritta e a doppio taglio, la stessa delle baionette. Era molto utilizzata in battaglia, nel combattimento corpo a corpo.
Se sei secoli passati si utilizzava soltanto il ferro per forgiare le armi da taglio, oggi la qualità dell’acciaio è la base per ottenere efficacia durata di una.
E’ importante che l’acciaio sia duro poiché deve mantenere un filo tagliente, in ogni caso deve essere abbastanza flessibile da piegarsi senza spezzarsi. Inoltre, è indispensabile che sia inossidabile, perché deve resistere al fenomeno della corrosione.
Per questa ragione la coltelleria più pregiata è fatta di acciaio di altissima qualità.
I materiali normalmente usati nella produzione delle di lame, sono acciai temprabili al cromo, ad alto contenuto di carbonio (contengono almeno il 12% di cromo), le cui potenzialità sono ampliate con un trattamento termico appropriato.
Collezionare coltelli da caccia non è come collezionare francobolli, perché un coltello comporta un certo tipo di responsabilità in base all’utilizzo che saprai fare.
Presta grande attenzione a tutte le operazioni nelle quali vorrai avvalerti dell’ausilio di un coltello.