Di Giorgio Rusticani
E’ la mitragliatrice leggera in cal. 5.56 che ha soppiantato le migliori presenti al mondo a partire dal mitico “maiale” M-60 ed è presente negli eserciti di molti Paesi. La A&K da tempo ne produce varie versioni di tutto rispetto e dall’aspetto formidabile. Signori e signore, ecco a voi la FN M249 in versione SoftairAttività ludico sportiva consistente nella simulazione di a… Leggi. Ma a noi piace chiamarla Minimi!
Bella bestia questa mitragliatrice, pesante quel tanto da assorbire l’energia cinetica del colpo in partenza in cal. 5.56 Nato, dotata di bipiede e di buon brandeggio aa FN M249 è un’arma alimentata da munizioni accolte sia in un nastro a maglie disintegrabile, sia in caricatori prismatici standard STANAG, gli stessi usati per la piattaforma Colt M16/M4.
Concepita nel lontano 1974 come arma di squadra è stata introdotta negli Anni ’80 nell’US Army come rimpiazzo dell’ormai ventennale M60, l’M249/Minimi è un’arma compatta e manovrabile, doti che, però, hanno portato ad un’obbligatoria riduzione di raggio utile di tiro e di potenza di fuoco.
Grazie al sistema di sparo ad otturatore aperto ed alla possibilità di sostituire rapidamente la canna, è in grado di sviluppare fuoco di copertura e fuoco di saturazione. Un meccanismo montato sull’estremità del cilindro di recupero gas consente di modificare il ROF (Rateo di Fuoco).
L’adozione del munizionamento standard utilizzato dalle armi individuali, il 5.56 Nato, permette il trasporto di un maggior numero di munizioni da parte del mitragliere di squadra a tutto vantaggio dell’autonomia di fuoco.
A tutt’oggi risulta una delle migliori mitragliatrici al mondo.
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Copertura! Dov’è la Minimi?
E’ un dato di fatto. Nel Softair agonistico, dove il punteggio non tiene conto dell’aspetto esteriore e del realismo tipico invece del Milsim certi fattori sono di scarso interesse sportivo se non effettivamente dannosi, ma noi appassionati del “vero più vero del vero” amiamo avvicinarci il più possibile, e sempre nei limiti del consentito, alla realtà sia a livello equipaggiamenti che di repliche. Come scritto all’inizio, anche nel Softair l’arma di squadra può avere un ruolo importante e, dato di fatto, qualsiasi ASG dotata di caricatore maggiorato, può assurgere a questo ruolo mentre invece, nel nostro caso, anche il “contenitore” della tecnologia interna, anima del funzionamento delle ASGAcronimo di Air Soft Gun, ossia di un’arma impiegata nel sof… Leggi elettriche o a gas, deve avere il suo valore.
Anche, tanto per sfatare un mito, senza precludere alle prestazioni di queste ultime.
Ma andiamo per gradi. Fino all’avvento delle produzioni Low Cost, scegliere il ruolo di mitragliere risultava alquanto costoso e non sempre esattamente piacevole.
Le ASG disponibili avevano prezzi decisamente elevati e spesso oltre il migliaio di Euro e ciò senza contare il costo dei pallini che l’addetto deve sostenere per garantire adeguata saturazione di fuoco; inoltre, soprattutto agli inizi di questa tipologia di repliche, non sempre queste ultime si sono rivelate all’altezza in quanto inaffidabili ed affette da problematiche tali da rendere necessario affrontare ulteriori spese per ottenere risultati accettabili.
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Versione A&K
Questa casa orientale che da sempre produce una vasta gamma di repliche Low e High Cost, ha messo da tempo in commercio quello che sembra un clone della M249 già splendidamente prodotta da Classic Army.
La M249 MKII è infatti basata su una struttura Full Metal, dotata di un Gear Box monoblocco con ingranaggi rinforzati che operano su cuscinetti da 8mm e un sistema Hop Up regolabile. Il calcio è fisso, in ottimo ABS e contiene la batteria da 8,4 1100 mAh, in dotazione assieme al carica batteria.
Il già citato sistema Hop Up è realizzato anch’esso in metallo e la sua regolazione avviene attraverso una ghiera cui si accede aprendo lo sportello posto sulla parte superiore della mitragliatrice, è particolarmente interessante in quanto decisamente ingegnosa ma anche, a detta di molti, piuttosto fragile e soggetta a malfunzionamenti. Non è il nostro caso, dato che non ne abbiamo riscontrato nessuno.
Numerosissime le componenti in metallo, tutte degnamente verniciate, che ne testimoniano la consistenza, partendo da buona parte del corpo, il sistema canna e copricanna (quest’ultimo traforato), la maniglia di trsporto, il finto ma riuscitissimo sistema di inserimento alimentazione a nastro, il paramano, il mirino con regolazione micrometrica, il castello.
Può utilizzare un caricatore tipo Colt M4 ma è decisamente più a suo agio con la cassetta di alimentazione da 2500 colpi dotata di sensore in grado di rilevare il rumore prodotto dal ciclo di sparo ed attivare il meccanismo di caricamento, a batteria, della cassetta stessa grazie a un motorino che agisce tramite una serie di ingranaggi sulla meccanica automatica del caricatore. E’ vero, forse non è il massimo del Milsim ma dobbiamo tener conto che l’arma vera ha anch’esso un imponente possibilità di munizioni a seconda della sua utilizzazione tattica.
La nostra A&K non è dotata di selettore ma di una sicura a pulsante posto sul lato sinistro dell’arma, proprio sopra l’impugnatura a pistola dotata di un semplice ma efficace Grip.
Sparare con la A&K M249
Come già accennato, il prestigioso ruolo del mitragliere non è da tutti a causa del peso notevole e l’ingombro dell’arma che, se può risultare agevole per qualcuno, non lo è certamente per altri, soprattutto per gli elementi non troppo forti fisicamente. Varie le tipologie di tiro ma francamente solo tre ci sembrano consigliabili:
a)posizione prona, con bipiede in apertura e calcio fisso in appoggio alla spalla;
b) ginocchio a terra, bipiede ripiegato, calcio ben saldo alla spalla;
c) posizione eretta, bipiede ripiegato, calcio ben saldo alla spalla.
Nel primo caso il tiro sarà quello tipico delle mitragliatrici, di appoggio come di assalto, e può durare tutto il tempo necessario, mentre negli altri due casi, proprio come per l’arma vera, si tratteranno di raffiche piuttosto brevi e l’uso tipico del fucile d’assalto.
In ogni caso le sensazioni sono davvero uniche e ad un prezzo più che accessibile.
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Scheda Tecnica A&K M249
Costruttore: A&K (http://akairsoft.com)
Destinazione d’uso: mitragliatrice leggera (LMG)
Cal: 6mm
Lunghezza: 1,050 mm
Mire: presenti e regolabili
Materiali: metallo e ABS
Magazine: 2500 BBs
Peso: 6,050 gr.
Hop-up: presente
DIDASCALIE
01- La M249 MKII è una bella versione Full Metal della FN Minimi, a calcio fisso, prodotta dalla A&K.
02- Numerose le componenti in metallo, tra cui l’asta di armamento e buona parte del corpo.
03- Notare la lunghezza dell’Inner Barrell, la canna interna, rispetto all’Outer Barell, quella esterna.
04- I due più evidenti vantaggi sono il capiente caricatore standard da 2500 colpi e attivazione sonora e il bipiede, anch’esso di serie, che ne permette un agevole utilizzo.
07/11 – Il sistema di aggancio del caricatore maggiorato a cassetta: è molto più agevole di quanto sembri.
08- E in caso di guai, potrete utilizzare un “normale” caricatore maggiorato da Colt M-16/M-4.
09- Diottra con regolazione micrometrica, anch’essa realizzata in metallo.
14- Il selettore e l’interruttore che attivano le funzioni elettroniche del caricatore standard maggiorato.
15- Per regolare il sistema Hop Up occorre prima aprire il coperchio superiore.
16- Il calcio fisso, dal caratteristico disegno, è realizzato in robusto ABS e contiene la batteria in dotazione.
18- Una delle parti più belle e avvincenti, tra copri canna traforato, Outer Barrell e sistema di regolazione di gas.
21- Di fondamentale importanza il robusto bipiede, ripiegabile: il tiro riparato su un appoggio diventerà micidiale per gli avversari.
22- Nella Minimi il selettore non è presente: solamente un pulsante posto a sinistra dell’arma attiva e disattiva la sicura.