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Polizza cacciatore, lo sapevo, un altro obbligo da assolvere, altro obolo da pagare! Ma vediamo meglio se l’obbligo può in qualche modo esserci anche di aiuto.

Andando a caccia ci piace indossare l’abbigliamento più comodo e pratico per gestire al meglio ogni tipo di situazione, per non parlare delle armi che vengono chiamate a fare il proprio dovere.

Tutto deve efficientare ogni minuto della nostra battuta di caccia. C’è un dettaglio che però non va trascurato: il rischio.

Ogni sport si sa, comporta dei rischi e, usare armi da fuoco, potrebbe comportare anche gravi conseguenze in caso di spiacevoli incidenti, vediamo allora come poterci tutelare con una buon polizza cacciatore.

RC cacciatore

Le armi usate nella caccia comportano di per se, l’esposizione a notevoli rischi e ad azioni che, seppur contro la nostra volontà, potrebbero cagionare a terze persone danni molto seri, a volte irreparabili.

Una svista, un’imprudenza, una semplice distrazione, ti possono segnare per il resto della vita e, escludendo per un momento ogni umano sentimento verso il povero danneggiato, possono avere gravi conseguenze anche nei confronti del nostro patrimonio personale.

L’art 2043 del Codice Civile recita infatti:

Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.

Vien da sé che mettiamo a rischio la nostra casa, l’auto, ogni bene personale di proprietà nonché, il nostro conto in banca.

Vi è tuttavia uno strumento di trasferimento del rischio che è proprio la polizza cacciatore che interviene ristorando il terzo danneggiato e proteggendo così il nostro patrimonio.

Oltre che un obbligo dunque, la RC del cacciatore è anche uno strumento a doppia tutela: da una parte protegge il nostro patrimonio, dall’altra, il terzo danneggiato che si vedrà ristorare il danno subito, da una Compagnia di Assicurazioni che, in termini di capitalizzazione, di sicuro sarà ben più forte di un semplice privato cittadino.

rc cacciatore

Franchigia RC cacciatore

Come ogni polizza di assicurazione, anche la assicurazione del cacciatore è soggetta a franchigia e, al momento della stipula, è bene valutarla con molta attenzione.

La franchigia è la parte di danno a carico dell’assicurato. Facciamo un esempio.

Tizio cagiona a Caio un danno di 5.000 €. La polizza che Tizio ha stipulato prevede una franchigia di € 500.

Questi 500 € rappresentano la parte di danno che quest’ultimo deve tirar fuori di tasca sua. La Compagnia di Assicurazioni dunque risarcirà a Caio i 5.000€ ma poi richiederà a Tizio la restituzione dei 500 € di franchigia a suo carico.

In termini assoluti possiamo dire che una polizza cacciatore con una franchigia più bassa, avrà sicuramente la contropartita di un premio (ossia il prezzo dell’assicurazione) da pagare più alto, a parità di tutte le altre condizioni ed esclusioni di contratto.

Massimale RC cacciatore

E’ il massimo esborso che la Compagnie pagherà, la massima somma assicurata.

polizza cacciatore

Infortuni cacciatore

Ci siamo occupati fin qui della tutela del nostro patrimonio nonché del terzo danneggiato.

Andare a caccia però comporta anche dei rischi per noi stessi.

Subire un incidente di caccia potrebbe ad esempio procurarci ad esempio una lesione fisica, con conseguenze che potrebbero procurare una invalidità permanente.

Ecco che interviene in nostro soccorso la polizza infortuni del cacciatore.

Questa polizza prevede un capitale assicurato che, verrà liquidato in caso di infortunio subito durante la caccia, in funzione di una percentuale riconosciuta dal medico legale.

L’infortunio secondo i termini assicurativi, è un evento dannoso, imprevedibile, violento, fortuito ed esterno, che produce lesioni obiettivamente constatabili e che produca come effetto inabilità temporanea, invalidità permanente, oppure morte.

In buon a sostanza lo sfortunato cacciatore che, durante una battuta di caccia dovesse ad esempio procurarsi la rottura di un braccio, dopo aver terminato il ciclo di cure prescritte, si recherà dal medico legale il quale, dopo accurati accertamenti, si esprimerà con una percentuale che identificherà la sua invalidità permanente.

Ad esempio, nel caso sopra esposto, diciamo che il medico legale identifichi con un 5% il valore dell’invalidità permanente.

Lo sfortunato cacciatore si vedrà liquidare dalla Compagnia di Assicurazioni una somma pari al capitale assicurato X 5% (punti di invalidità permanente).

Se la somma assicurata fosse stata pari a 100.000 € l’importo liquidato sarebbe stato pari a 5.000 €.

La franchigia nella infortuni cacciatore

Anche questa polizza naturalmente prevedrà, come abbiamo esposto sopra, l’applicazione di una franchigia.

In questo caso però la franchigia viene espressa in termini percentuali.

Sempre per riprendere l’esempio di poc’anzi, un franchigia del 3% comporterà la liquidazione di un capitale pari al 5% (riconosciuto) meno il 3% di franchigia, dunque un 2%.

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Tutela legale cacciatore

Ogni potenziale incidente si sa, comporta il dove rivolgersi ad un avvocato e, come noto, un ingente esborso di denaro.

La polizza tutela legale del cacciatore garantisce al povero sfortunato, proprio una somma di denaro a garanzia del pagamento della parcella del proprio legale.

Come possiamo immaginare è una garanzia molto importante in quanto ci da la sicurezza di poter difendere i nostri diritti senza preoccuparci di dover mettere mano portafoglio.