I sovrapposti della Rizzini® vengono declinati in diversi gradi di finitura sempre di classe elevata scegliendo in particolare legni e incisioni adeguati a connotare esteticamente la raffinatezza delle lavorazioni meccaniche e il pregio delle finiture manuali vanto della Casa di Marcheno
di Emanuele Tabasso
Battista Rizzini fonda la sua azienda nel 1966 quando già dispone di un patrimonio di conoscenza notevole nello specifico settore delle lavorazioni armiere che fa da base a un’inventiva decisamente fuori dal comune. Sono gli anni in cui il sovrapposto conquista ampi settori di mercato e si contrappone, con classe e signorilità, all’efficientismo del semiautomatico. Sono proprio i sovrapposti la prima palestra costruttiva della nuova azienda che conquista rapidamente visibilità e considerazione sul mercato grazie alla padronanza del titolare nella realizzazione delle varie componenti: qui nel corso del tempo le tecnologie sempre più avanzate sono garanti di perfezione tecnica e di contenimento dei costi. Il divenire proporrà in seguito una pregevole serie di doppiette, anch’esse ritornate a far parlare gli appassionati della caccia intesa come gesto sportivo mosso con arte classica, e non mancheranno i misti e i due canneCilindro metallico di diversa lunghezza e calibro, deputato … Leggi rigati. Il sovrapposto liscio tuttavia è e rimane un emblema della Casa venendo proposto in una serie notevole per la caccia affiancata da altrettanti modelli destinati al tiro di pedana dove i fucili Rizzini sono interpreti noti e considerati. Il modello qui proposto è al vertice della categoria, oltre ci sono solo più i modelli del Custom Shop, l’atélier di grande raffinatezza creato nel 2000, all’alba del terzo millennio, con l’esperienza maturata da Ivano Tanfoglio presso la Ferlib dell’indimenticato Libero Ferraglio. Occupiamoci dunque di questo modello che già a prima vista cattura l’attenzione degli osservatori.
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Il Grand Regal De Luxe
A nostro parere riuscire a conservare l’impianto classico gardonese di tenute e chiusure, dai costi contenuti, conferendogli nell’aspetto esterno quell’aura del superbo Boss inglese è già un bel colpo di maestria. La bascula viene ottenuta per operazioni successive di fresatura o elettroerosione da un massello forgiato di acciaio 18 NiCrMo5 a cui l’introduzione di nichel, cromo e molibdeno, assicura tenacità e durezza con quel di più rappresentato dalla facilità di lavorazione all’utensile. Oggi le macchine a controllo numerico rendono pezzi pressoché perfetti, ma è la successiva finitura manuale da parte di alcuni specialisti a far la differenza dal prodotto meramente industriale conferendo ai particolari e all’insieme quella gradevolezza di aspetto e di uso così gradita ai competenti.
Per completare robustezza e aspetto pure tutta la componentistica viene lavorata da acciaio con i sistemi più adeguati.
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Tenute e chiusure
Le canne vengono giuntate con il sistema del monobloc di culatta e da tale elemento si ricavano gli orecchioni, il doppio tenone posteriore, le sedi per i gambi degli estrattori e del meccanismo di eiezione automatica. Nella bascula si trovano il doppio giro di cerniera anteriore, i semiperni, la doppia slitta di armamento della batteria con le propaggini laterali per il comando dell’eiezione, il tassello mosso dalla chiave; inoltre i fori dei percussori e il puntone elastico per la rimessa al centro della stessa chiave quando si ripone il fucile smontato. L’aggancio degli orecchioni sui semiperni e la rotazione delle canne pongono il tassello inferiore nelle mortise dei due tenoni la cui superficie anteriore insiste sul traversino integrale posto circa a metà del dorso di bascula. Si attua così il contrasto alla spinta in avanti del gruppo canne e l’inibizione alla forza di rotazione. La posizione dei semiperni pressoché alla mezzeria della canna inferiore garantisce un valido braccio di leva a contrasto delle forze in gioco. L’estetica è assai curata con i doppi seni alla testa di bascula evidenziati, nella loro forza espressiva, dalle incisioni in stile rinascimentale e dai calici lisciati che scendono a formare il rinforzo laterale, dove si incassano le cartelle laterali: un arco a tutto sesto sfuma in basso nel raccordo tra il fianco di bascula e il dorso, moderatamente bombato. Ovvio che l’incisione catturi per prima l’occhio, ma la tiratura a specchio di queste parti lisce evidenzia un lavoro paziente e minuzioso che mette in risalto la classe dell’arma. L’attenzione si posa sul testacroce, e anche qui il richiamo al Boss è magistralmente eseguito con i prolungamenti laterali che, dal giro di cerniera, proseguono la linea dei piani delle canne con un disegno peculiare di grande eleganza: il profilo ondulato di pregevole leggerezza si sposa, con una difficile incassatura, al legno dell’astina dove la bordatura piana del campo zigrinato, e l’accurata verniciatura, aggiungono un tocco magistrale.
Riprendendo in esame la parte superiore e posteriore della bascula si evidenzia la forma a Y della testa in cui è inserita la chiave con perno integrale: disegno classico, corpo ampio di buona convessità, pulsante zigrinato dal profilo arrotondato. Sotto alla chiave si distende la codetta superiore al cui apice risalta la slitta della sicura con il tasto del selettore di sparo. Nel dorso è incassata l’estensione anteriore del ponticello che si prolunga moderatamente nella codetta inferiore, dove è inserito il monogrillo in acciaio lucidato. Curato l’ovale della guardia e il suo angolo di raccordo con il guardamano prolungato fino alla coccia in metallo, finemente lavorata, similmente a quanto si osserva negli express.
Le canne
Le canne vengono ricavate per foratura da barre di acciaio C42, noto per la sua elasticità, elemento fondamentale insieme a un attento studio delle sezioni e della pendenza dei coni di raccordo, per un’ottimale resa balistica e una percezione minima del rinculo. L’esemplare in esame è camerato per il calibro 12/76 cui si aggiungono il 16/70, il 20/76, il 28/70 e il 36/76 (.410 Mag.) e sono ben quattro le lunghezze proposte con 61, 71, 76 e 81 cm mentre le strozzatureRestringimento dell’anima della canna verso la bocca. Tale c… Leggi possono essere fisse o intercambiabili. La bindella segue il filo conduttore classico ed è quindi piena, saldata alla canna superiore, finemente zigrinata a mano e con mirino sferico in ottone. Ancora in tema di raffinatezze va rilevato come la Casa adotti bascule specifiche e proporzionali per i diversi calibri, con la minima eccezione di una misura unica per i calibri 28/70 e .410 Mag. Il peso nel calibro 12/76 è di circa 3200 g scendendo a 2700 g per i due più piccoli.
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Calciatura e batterie
Non ci dilunghiamo sull’esegesi del noce di Grado 4 impiegato e sulle lavorazioni cui è stato sottoposto: anche qui l’occhio percepisce immediatamente le scelte operate in azienda e portate a compimento dalle mani degli specialisti. Linee sempre molto classiche, come si attende il cliente che sceglie un sovrapposto simile, e calciolo finito a legno, quindi con zigrino direttamente sul pezzo, senza l’aggiunta di spessori o quant’altro. Soluzione delicata? Certamente, ma è quella corretta per lo stile dell’arma e la apprezziamo appieno.
L’astina di sezione arrotondata evidenzia il meccanismo a pompa per lo sgancio dal gruppo canne: il pulsante apicale è inserito in una campanella con doppia rastremazione, elegante e magistralmente incassata. Le batterie sono inserite sul sottoguardia e gli scatti finemente regolati: a richiesta si può montare un impianto a doppio grilletto.
Per concludere
Riteniamo di aver riassunto le note caratteristiche di questo pregevole pezzo di archibugeria dove tradizione e modernità convivono per un risultato di classe elevata: le immagini a corredo completano le descrizioni verbali e assicurano il giusto apprezzamento del lavoro svolto dall’azienda.
Scheda tecnica
Costruttore: Rizzini® Srl – via 2 giugno 7/7 bis, 25060 Marcheno (BS)
Tel. 030/861163 – Fax 030/861319 – web www.rizzini.it
Modello: Grand Regal De Luxe
Tipo: fucile a due canne basculanti sovrapposte ad anima liscia
CalibroIndica la misura del diametro interno della canna, se la can… Leggi: 12/76 – in alternativa 16/70 – 20/76 – 28/70 e 36/76 (.410 Mg.)
Bascula: del tipo arrotondato in acciaio 18 NiCrMo5 ricavata da billetta lavorata all’utensile con macchine CNC – trattamento termochimico e finitura con incisioni
Bascula dimensionata sui diversi calibri: unica per 28/70 e 36/76
Canne: in acciaio al carbonio C 42, cromate internamente, a scelta fra le lunghezze di 67 – 71 – 76 – 81 cm) – Strozzatori: fissi o intercambiabili a richiesta
Estrattori: automatici con meccanica inserita nel monobloc di culatta
Minuteria: cromata
Funzionamento: monta delle batterie con basculaggio delle canne
Batteria: montata sul sottoguardia – molle elicoidali su aste guidamolla – cani – percussori lanciati
Scatto e sicura: sistema di scatto monogrillo (o bigrillo) – tasto della sicura sulla codetta di bascula con selettore di sparo
Mira: bindella piena antiriflesso e mirino sferico in ottone
Calciatura: in noce di Grado 4 finito a olio con impugnatura a pistola con coccia metallica – calciolo finito direttamente a legno
Finiture: brunitura per canne, argento vecchio per bascula, grilletto lucidato
Peso: circa 3200 g in calibro 12/76 – 3000 g in 16/70 – 2900 g in 20/76 – 2700 g in 28/0 e .410 Mag.
NB – il fucile è completamente finito a mano
Didascalie
001 – (apertura)
002 – Le rotondità dei doppi seni sono evidenziate dai calici lucidati che si distendono nello spessore del rinforzo laterale: eleganza e manualità di alto livello
003 – La chiave in pezzo unico con il proprio perno conserva in tale punto una garbata convessità prima di distendersi nel corpo ed elevarsi nel pulsante. La codetta superiore mostra un’austera rastremazione: all’apice sporge la slitta della sicura comprensiva del tasto del selettore di sparo
004 – Classico italiano il profilo del pulsante e accurata la posizione della chiave ben aderente alla codetta. Da apprezzare ugualmente la linea e l’incassatura della piastra laterale nella cornice della testa del calcio. Pregevole l’incisione con il nastro in cui è riportato il nome dell’azienda
005 – Lo sviluppo delle incisioni nel dorso di bascula, dove spicca il monogramma aziendale BR, e nella guardia
006 – Le incisioni si estendono nel guardamano prolungato, secondo lo stile degli express, fino alla coccia dell’impugnatura a pistola, anch’essa incisa in sequenza
007 – Il bell’ovale della guardia prosegue con il giusto angolo di raccordo con il guardamano evitando le dolorose ammaccature al dito medio. Il grilletto lucidato presenta un curvatura marcata, adeguata al corretto e costante posizionamento del dito
008 – Pochi commenti per il prolungamento laterale del testacroce in stile Boss: linee e incassatura esprimono da sole tutta la bellezza di questo particolare
009 – L’armonica sequenza di masse e profili del calcio e dell’impugnatura a pistola danno completezza al noce di Grado 4 magistralmente finito a olio
010 – L’astina è consequenziale nei volumi e nello stile a quanto osservato nel calcio: pregevoli le piccole parti metalliche come la mandorla centrale e la campanella del pulsante di svincolo
011 – Lo svincolo a pompa merita un primo piano: queste minuscole parti in acciaio e la loro incassatura denotano attenzione e conoscenza della materia e dei gusti del cliente raffinato